Produzioni AMM

In questa sezione sono elencati i contributi audiovisivi nati da progetti di AMM e realizzati da o con il contributo di filmmaker migranti.

Per ognuno è possibile consultare l’abstract, il progetto dai quali sono nati e il trailer.

Nessuna delle presenti opere è in commercio, tuttavia su richiesta ad AMM è possibile organizzare proiezioni pubbliche e collettive oppure consultarli individualmente. Le associazioni interessate alle proiezioni possono inoltre invitare gli autori o i protagonisti delle storie raccontate, affinché la visione delle opere possa essere arricchita da uno scambio più diretto tra autori e pubblico.

 

Cinque cortometraggi scritti, girati e diretti da ragazze e ragazzi immigrati in Italia. Un mosaico di piccole storie accomunate dalla ricerca di uno sguardo interno sulla condizione migrante e, insieme, un ritratto composito dell’Italia e del suo sistema di accoglienza.
Dagmawi Yimer ritorna a Lampedusa con una videocamera e un regolare documento d’identità per conoscere e filmare ciò che allora aveva soltanto potuto immaginare attraverso le grate del centro dove era recluso. Il film è un omaggio all’isola e ai suoi abitanti.
Dopo Soltanto il mare, un altro “Diario del ritorno a Lampedusa” firmato questa volta dal giovane giornalista somalo Zakaria Mohamed Ali. Un’occasione per rievocare la sua permanenza nel CIE e andare alla ricerca delle memorie perdute.
Mahamed Aman e Zakaria Ali tornano a Lampedusa per la prima volta dopo essere sbarcati nell’isola nel 2008. L’autore Mario Badagliacca ripercorre insieme ai protagonisti i luoghi del loro primo sbarco, tra racconto e memoria.
Va’ pensiero è il racconto incrociato di due aggressioni razziste a Milano e Firenze e della complicata ricomposizione dei frammenti di vita dei sopravvissuti. Le storie dei tre protagonisti s’incrociano nel racconto delle loro drammatiche esperienze
Dopo il drammatico naufragio del 3 ottobre 2013, in cui hanno perso la vita 368 migranti dal Corno d’Africa, Zakaria Mohamed Ali torna a Lampedusa per ascoltare i racconti di alcuni superstiti incredibilmente ancora trattenuti nel CIE a un mese e 15 giorni dalla tragedia.