Fondo Rete Memorie Migranti

Il Fondo Rete Memorie Migranti (FRMM) depositato presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi deriva da una Convenzione promossa inizialmente da Archivio delle memorie migranti; Circolo Gianni Bosio; Università degli studi di Napoli “L’Orientale”; Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi per la raccolta di materiali audiovisivi sulla memoria dell’immigrazione in Italia. La Convenzione, firmata il 27 gennaio 2012 e rinnovata il 17 marzo 2015, è stata riattivata il 9 febbraio 2021 includendo il corso di laurea in “Global Humanities” dell’Università di Roma La Sapienza e l’Archivio Diaristico Nazionale di Pieve S. Stefano per il progetto DIMMI di storie migranti.

Il FRMM ha come obiettivo principale la conservazione del patrimonio documentario realizzato da persone che abitano e attraversano contesti interculturali e la formazione di una rete di soggetti che documentano le migrazioni transnazionali e testimoniano i processi di interazione culturale e sociale dell’Italia contemporanea. L’idea nasce dalla convinzione che il Paese debba accogliere e conservare nella propria memoria collettiva le tracce dei percorsi e dei contatti tra persone con storie, lingue e culture diverse, costruiti nel passato e ora accresciuti a seguito delle significative migrazioni recenti, e che occorra farlo privilegiando modalità di ascolto, di ricerca e di documentazione centrate su modalità interattive e partecipative di archiviazione e diffusione dei risultati.

Si tratta di memorie, narrazioni, musiche, scritti e testimonianze audio e video – provenienti da comunità straniere in Italia, in particolare di migranti, rifugiati e richiedenti asilo – che, una volta immessi nel Fondo, diventano patrimonio pubblico e vengono accolti nel sistema di conservazione e valorizzazione dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi del Ministero per i Beni Culturali.

 

Obiettivi

raccogliere memorie, musiche, testimonianze, narrazioni orali e audio-visive per ricostruire percorsi di mobilità transnazionale e di inserimento delle persone straniere di origine migrante in Italia e diffondere maggiore informazione e consapevolezza sui processi di convivenza e interazione interculturale nel paese;

produrre documenti audio e video didattici da diffondere nelle scuole, nei luoghi di aggregazione sociale, nelle comunità diasporiche e nei punti di incontro della società civile sulle pratiche di accoglienza relative all’inserimento di persone straniere, migranti, rifugiati e richiedenti asilo in Italia;

collegare l’esperienza migratoria di oggi a quella emigratoria europea e italiana del passato, sottolineandone difficoltà e sofferenze ma anche gli esiti e le ramificazioni positive nella crescita più articolata della condizione umana;

restituire dignità di fonte alle memorie dell’alterità in Italia, registrando e professionalizzando processi e pratiche di auto-narrazione. Il supporto di istituzioni universitarie e archivistiche nazionali permetterà il raggiungimento dei necessari standard per la conservazione, archiviazione e fruizione dei materiali raccolti dai vari partner.

 

Modalità operative

1) I soggetti della Rete possono decidere, in piena autonomia, il deposito presso il Fondo di copie dei materiali o i supporti originali per garantire la migliore modalità di conservazione disponibile. La proprietà dei materiali rimane dell’Ente originario di conservazione.

2) I materiali diventano patrimonio pubblico una volta entrati nella Rete e accolti presso il Fondo FRMM dell’Istituto Centrale per i Beni Sonori Audiovisivi. Le modalità di trattamento e incorporazione dei singoli materiali sono definite di volta in volta.

3) La catalogazione dei materiali depositati seguirà il sistema adottato dall’ICBSA nel rispetto dei supporti praticati nella conservazione originaria. L’ICBSA fornirà una scheda base di catalogazione da compilare al momento della creazione della fonte; saranno individuate modalità operative per rendere “comunicanti” i database singoli con quello dell’ICBSA.

4) La digitalizzazione dei materiali da depositare, laddove non effettuata direttamente dall’ICBSA, sarà effettuata dai singoli partner della Rete con il supporto specialistico dell’Istituto Centrale.

5) L’ICBSA, in accordo con i partner della Rete, metterà a disposizione la propria struttura centralizzata e i servizi di accesso e consultazione anche periferici per garantire la piena visibilità ai materiali della Rete in parallelo a quella offerta autonomamente dai partner, in modo da rendere accessibili tali materiali in più modi e da più direzioni.

Scarica il testo della Convenzione (2021)

Il Fondo Rete Memorie Migranti è consultabile sul Catalogo del Polo SBN dell’ICBSA.