I progetti elencati in questa sezione sono improntati fondamentalmente al metodo partecipativo e alla pratica di autonarrazione come strumenti di condivisione e di consapevolezza della condizione migrante in Italia. Attraverso progetti di carattere formativo o performativo presso università, scuole o centri culturali o associativi l’Archivio cerca di lasciare traccia e diffondere pratiche di terreno e di accoglienza registrando le voci e i racconti dei partecipanti e condividendo con pubblici più vasti i risultati di incontri e interazioni, tramite animazioni e audiovisivi.
Il Progetto Horizon 2020 – ITHACA si pone l’obiettivo di analizzare storie di migranti del passato e del presente, a partire dal XV secolo a oggi, e di elaborare una cornice storica rigorosa a partire da queste. La creazione di una Piattaforma ITHACA consentirà la digitalizzazione di tutte le narrazioni, documenti e archivi raccolti dai partner e creerà uno spazio di raccolta e disseminazione delle storie migranti.“Diari Multimediali Migranti” è il concorso nazionale di racconti di sé che raccoglie e fa conoscere le storie di persone di origine o provenienza straniera che vivono o hanno vissuto in Italia. Il concorso ha due obiettivi: riunire e custodire un patrimonio culturale che rischia di essere perduto; contrastare gli stereotipi sulla migrazione attraverso la testimonianza di chi l’ha vissuta in prima persona.Il Fondo Rete Memorie Migranti (FRMM) presso l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi raccoglie materiali audiovisivi sulla memoria dell’immigrazione in Italia. L’idea di comporre una rete di archivi delle memorie migranti nasce dalla convinzione che l’Italia sia pronta a raccogliere nella propria memoria collettiva le tracce culturali dei percorsi migratori nel nostro paese. E che occorra farlo privilegiando modalità di ascolto,Per un film maker italiano o straniero di origine migrante residente in Italia trovare dei fondi per finanziare le proprie opere è un’impresa quasi impossibile. Il Premio, rivolto a registi migranti e/o di origine straniera, è stato creato nel 2008 con il duplice obiettivo di promuovere linguaggi e forme nuove di autorappresentazione attraverso il cinema e il documentario, e di stimolare lo sviluppo di politiche culturali più inclusive.Cinque cortometraggi scritti, girati e diretti da ragazze e ragazzi immigrati in Italia. Un mosaico di piccole storie accomunate dalla ricerca di uno sguardo interno sulla condizione migrante e, insieme, un ritratto composito dell’Italia e del suo sistema di accoglienza riflesso negli occhi di chi arriva. Gli autori del film, provengono da mondi lontani tra loro e sono stati selezionati indipendentemente dalla loro esperienza nel campo degli audiovisivi.L’intuizione teorica che ha dato il titolo alla ricerca è che la condizione degli immigrati sia attraversata da una serie di rovesciamenti (lessicali, semantici e sociali) che è necessario poter pensare insieme per rendere conto della complessità dell’esperienza migratoria. Gli spazi dove questi rovesciamenti sono stati indagati sono i luoghi di vita, di lavoro e di cura: di quel desiderio di “normalità” che investe numerose famiglie immigrateSono on line il Bando e il Regolamento della quinta edizione del PREMIO CESARE ZAVATTINI, promosso dalla Fondazione Aamod, cui possono partecipare giovani filmmaker tra i 18 e i 35 anni di età che vogliano realizzare progetti di cortometraggio attraverso il riuso creativo del cinema d’archivio. Una Giuria composta da importanti personalità nel campo cinematografico selezionerà nove progetti tra quelli pervenuti