Campososta

di Stefano Liberti, Enrico Parenti
Roma, Campo di via Salone – 2013 – 8′

Scheda film

Regia: Stefano Liberti, Enrico Parenti;
Montaggio: Chiara Russo;
Produzione: ZaLab con il sostegno di Open Society Foundation.

Sinossi

Il campo attrezzato di Via Salone è il campo rom più grande d’Europa. All’interno vivono circa 1200 persone rom di varia origine (rumeni, serbi, montenegrini, bosniaci). Il campo è fuori dal G.R.A., non è collegato con i mezzi pubblici e non ha alcuno spazio comune. La distanza tra i container dove vivono le famiglie è di circa due metri. I bambini vanno la mattina a scuola in istituti molto lontani grazie a un servizio di pulmini e – date le distanze e il traffico mattutino – arrivano quasi sempre in ritardo di almeno un’ora. All’interno del campo la tensione è alta. Le varie comunità non comunicano, il livello di istruzione è bassissimo, altissimo quello di disoccupazione. Il mini-doc segue la quotidianità del campo: i bambini che vanno a scuola, gli adolescenti che trascorrono le giornate a non far nulla (molti, pur essendo nati in Italia non hanno la cittadinanza, quella di origine l’hanno perduta in seguito all’implosione dell’ex Jugoslavia); gli adulti, uomini e donne, che tentano di sbarcare il lunario con lavori di fortuna. Il “campo sosta” di via di Salone è l’emblema della politica di ghettizzazione su base etnica dei rom operata dalle amministrazioni comunali di Roma dal 1994 a oggi.